Garanzia estesa 4 anni Garanzia estesa 4 anni
Sconti Sconti personalizzati
Incisioni Incisioni gratuite
Camionicino spedizioni Spedizioni 24h gratis

EL PRIMERO, ZENITH

Fu una giovane coppia, Georges Favre-Bulle e Louise Philippine Jacot-Descombes, che nel 1865 aprirono una piccola fabbrica a ovest di Le Locle, in località’ Les Billodes”, con l’intento di produrre orologi da tasca economici ma molto precisi. La nostra storia nasce con loro; una coppia di sposini nel cuore delle montagne del Giura, a creare il sogno di un futuro migliore.

Lui aveva appena superati i vent’anni, ma già con le idee chiare: realizzare orologi in casa e non più assemblarli da singoli componenti forniti esternamente come era allora l’abitudine. Pensò pure di fare orologi a pendolo, orologi di bordo e cronometri e riuscì ad affermarsi nell’arco di oltre 30 anni con un invidiabile spirito imprenditoriale e senso degli affari. Era bravo non solo a seguire i propri interessi ma a pensare al contesto umano nel quale operava. Costruì case per i suoi dipendenti, aprì un hotel-ristorante e si adoperò per ammodernare l’infrastruttura turistica di Le Locle, acquistando un intero borgo nel Cantone di Neuchatel.

La nascita degli orologi da tasca Zenith

Nel 1897 scelse il nome “ZENITH” per una linea nuova di orologi da tasca; perché lo zenith è il punto più alto della volta celeste e Georges pensò anche che era lì che si doveva collocare la qualità del suo marchio davanti a tutti gli altri pezzi della concorrenza. Da una linea a tutto un brand con il nuovo nome ZENITH.

Poi, ci fu il passaggio di consegne al proprio nipote James Favre che aveva girato il mondo per intessere rapporti commerciali e sviluppare le vendite diversificando il business a livello geografico e garantire così maggiore stabilità economica al proprio marchio.

Mentre Georges in pensione si faceva costruire una villa sopra la fabbrica dall’architetto Le Corbusier, James prendeva in mano l’azienda che era divenuta un modello di “manifattura” dove in un solo stabilimento si concentrava l’assemblaggio meccanizzato di componenti in grado di fornire orologi con un elevato livello di qualità e precisione. Precisione che divenne così una vera vocazione per il Brand. 

orologi-zenith-img-973

El Primero, il cronografo automatico

Ecco, è da qui che parte la storia del “EL PRIMERO”, saltando alcuni capitoli molto travagliati ed anche la concorrenza di Seiko, ed altre Case, per soffermarci su di una straordinaria invenzione: l’arrivo del cronografo automatico integrato che pulsa a 36.000 alternanze all’ora, fornendo una precisione al decimo di secondo. L’ossessione per la precisione (obsession with precision come recitava una campagna pubblicitaria Zenith) si può ben dire rappresenti il filo rosso di questa Azienda, e ne interpreta il valore fondante e fondamentale e con il movimento “EL PRIMERO” che ne diviene l’incarnazione.

Negli anni ’50 del secolo scorso, molte Maison si erano interrogate sulla possibilità di proporre nuovi cronografi auto-caricanti. E dopo l’importante acquisizione della Martel Watch SA — per eliminare un concorrente, prendendone il know-how— anche Zenith cominciò, dal 1962, a definire le specifiche tecniche del calibro per un crono automatico di nuova concezione.

Riflettendoci sopra, questo movimento fu presentato solo nel gennaio del 1969, e ci si può allora rendere conto di quanto lungo fu il percorso di gestazione, progettazione, testing e realizzazione del ‘primo’ crono Zenith.  Crono con movimento automatico dal nome “EL PRIMERO” che ne definisce in esperanto l’identità e l’ambizione. Sì, perché l’intenzione originale era di farlo uscire nel 1965 per il centenario, però, in realtà, ci vollero altri 4 anni…

Nonostante 282 componenti e 31 pietre, il movimento riesce finalmente a nascere per essere ospitato in una cassa da 38mm. Raggiungerà i negozianti con la sua nuova sigla: A386, calibro 3019, che poi nel 1986 diverrà il conosciutissimo “400”. Il quadrante è argentato ed i contatori sono a tre colori diversi - a distanza di oltre 50 anni, quel segnatempo rivive in chiave contemporanea nel nuovo Chronomaster Original, che senza tradirne lo spirito, ne propone la leggenda a livello planetario con una riserva di carica di 60 ore.

elprimero-zenith-img-975

Da notare anche che i primi modelli di Rolex Daytona (fino al 2000) hanno montato questo stesso movimento modificato eliminando il datario e riducendo il numero di alternanze ora da 36.000 a 28.800 (4Hz) per aumentarne l’affidabilità nel tempo. Negli anni, Zenith con questo movimento, conquista un invidiabile serie di primati classificandosi al primo posto per la precisione con oltre 1.565 premi.

Saltando il periodo che dal 1975 al 1984 Zenith decide di interrompere la produzione di calibri “EL PRIMERO” per favorire la vendita degli orologi al quarzo (no comment), il calibro, denominato poi “400” è stato proposto ininterrottamente in decine di versioni, di varianti e di connubi. Dai Rolling Stones ai sigari Cohiba, da Land Rover a Phillips in un carosello di sponsor e partner che sembra non finire mai, spesso con interessanti evoluzioni tecniche e migliorie estetiche in una inesauribile miniera di possibilità di marketing e proposte suggestive.

Ad esempio, nel 1995, i tecnici Zenith crearono la linea ‘Rainbow’, integrata due anni dopo con la funzione Fly-Back. E sempre nel 1997 fu ri-lanciato l’iconico modello “Chronomaster” con i dovuti aggiornamenti e in svariate misure di diametro per stare al polso di tutti, maschi e femmine, a volte con il quadrante open per mostrare i palpiti del suo bilanciere.

In Italia arrivò anche il modello distribuito da A. Cairelli, il crono destinato all’aviazione militare, che rappresenta uno dei modelli Zenith tra i più ambiti dal punto di vista collezionistico con la ghiera girevole e il quadrante nero, una versione manuale in acciaio. Ma tra i collezionisti sono in particolare molto richiesti i modelli antecedenti alla sospensione dovuta all’arrivo del quarzo. E cioè prima del 1975. Quelli con il calibro 3019.

E come racconta il bel libro di Manfred Rossler Zenith, Swiss Watch Manufacture since 1865 (Damiani editore 2008) "I singoli modelli furono prodotti "In un numero esiguo di esemplari ed orologi come “l’Espada”, per esempio, (che) sono diventati difficili da reperire. I modelli successivi sono sopratutto cronografi denominati “De Luca”. Ma si comincia già a cercare anche la prima versione del “Chronomaster".

Di recente a Ginevra, nell’ambito dell’asta on-line di Christies tenuta dal 2 al 16 novembre 2021, un Chronomaster 42mm in platino, pezzo unico, ha raggiunto la cifra di 40mila Franchi Svizzeri — e così alcuni pezzi si sono rivelati un buon investimento.

A sentire l’attuale CEO di Zenith, Julien Tornare, i prossimi passi dell’azienda saranno ancora dedicati alla precisione, a partire dal DEFY 21 con una precisione al 1/100 di secondo e già in vendita per poi un giorno arrivare anche a 1/1000 di secondo, sempre nel nome dell’altissima frequenza che è iniziata oltre 50 anni fa. Non potrebbe essere altrimenti.

Era il 10 gennaio del 1969 quando ZENITH presentava il suo El Primero: il numero uno della precisone come nemmeno i giovani sposi Georges e Louise avrebbero mai sognato sotto la stella di Zenith.

Articolo a cura di Paolo Ceratto

Paolo Ceratto è nato a Torino nel 1954. Dopo una laurea in Psicologia del Lavoro e un Master in Business Administration, negli anni '80 intraprende una proficua carriera come funzionario delle Nazioni Unite e consulente culturale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre nel corso degli anni '90 lavora come business manager worldwide.

Dal 2017 ad oggi pubblica articoli ed interviste sulle riviste OROLOGI e TORINO STORIA.

Nel 2019 pubblica con il Gruppo Editoriale Bonanno “IL LUNGO FILM DI FELLINI”.

Da sempre un grande appassionato di orologeria.